Ennio Meloni (Muravera 1935-2010)
Nato a Muravera il 31 marzo del 1935 , fu attratto dal suono delle launeddas fin da giovanissimo e si avvicinò allo studio dello strumento come autodidatta ascoltando i numerosi suonatori anche quelli meno conosciuti presenti nel sarrabus.
Dopo un periodo in cui abbandonò la pratica dello strumento, la passione che non era mai venuta meno, lo spinse al riavvicinamento e così riprese in mano i vecchi strumenti custoditi in casa e con l’aiuto dei suonatori e costruttori di Muravera Attilio Scroccu e Pietrino Murtas riprese lo studio dei repertori e riprese a suonare .
Dapprima suonava solamente in privato nella sua casa o in quella di amici suonatori poi incoraggiato dai dirigenti della pro loco decise di suonare per il neo-nato gruppo folkloristico di Muravera.
Decise di dedicarsi anche alla costruzione frequentando assiduamente la casa di Attilio Scroccu e Pietrino Murtas. Osservando le differenti tecniche dei due costruttori iniziò autonomamente la pratica della costruzione definendo pian piano un suo stile e tecnica personale diventando ben presto un punto di riferimento per numerosi suonatori.
Ebbe la fortuna di conoscere e frequentare anche la casa dell’anziano maestro Antonio Lara di Villaputzu con cui stabilì un rapporto di stima e affetto. L’anziano maestro che ormai era molto restio a suonare a causa delle sue precarie condizioni di salute davanti alla stima manifestata da Ennio non si risparmiava regalandogli preziosi consigli verbali ed eseguendo esempi di nodas del suo repertorio.
Nel laboratorio di Attilio Scroccu conobbe anche il Maestro Luigi Lai con il quale instaurò subito un legame di amicizia che favorì un percorso di collaborazione ricco di soddisfazioni.
Convinto sostenitore di assoluto rispetto di tutte le realtà fortunatamente presenti e vive non mancava di andare a trovare il Maestro Aurelio Porcu di Villaputzu e l’amico Luigi Melis di San Vito ma anche i suonatori della zona di Cabras e il maestro Dionigi Burranca di Ortacesus.
In un periodo in cui le Launeddas attraversavano un momento di crisi, Ennio ebbe il grande merito di incoraggiare molti suonatori del Sarrabus che pur avendo notevoli capacità non volevano suonare in pubblico e così la sua casa divenne punto di riferimento e di ritrovo per i suonatori muraveresi, Armando Mura, Antonio Trebini Giovanni Murtas, Nino Farci, Tito Farci e Mario Cancedda di Villaputzu.
Ha suonato nelle feste paesane del Sarrabus nei paesi di Muravera, Castiadas, Villasimius, San Priamo, e in diversi paesi dell’Ogliastra dove era apprezzato in modo particolare.
A Tortolì ha suonato per oltre trent’ anni ininterrottamente nelle feste di S.S. Salvatore, San Lussorio e San Gemiliano il cui comitato nel 2004 lo ha nominato socio onorario.
Ha accompagnato diversi gruppi folklositici ma la sua attività più significativa si registra con il gruppo folk Muraverese, il gruppo su Masu di Elmas e il gruppo Città di Quarto di Quartu sant’Elena con il quale per 25 anni ha portato le melodie della nostra terra in tutto il mondo.
Ha inoltre collaborato con l’Associazione Culturale “ Cuncordia a Launeddas” , partecipando a numerosi concerti e insieme al figlio Gianfranco ha preso parte a numerosi laboratori e conferenze concerto in Italia e all’estero.
Era solito partecipare nel periodo di Natale a manifestazioni in Sicilia, ad iniziare da Erice nella manifestazione “Zampogna d’oro” prima con il maestro Luigi Lai poi con Giovanni Murtas, Giulio Pala e il figlio Gianfranco con i quai nel 1999 si è aggiudicato il premio “ Zampogna d’oro “.
Oltre ad aver trasmesso la passione ed insegnato i primi rudimenti al figlio Gianfranco poi affidato al maestro Luigi Lai, è stato consigliere di tanti giovani che si recavano nella sua casa ad acquistare gli strumenti e ricevere i suoi incoraggiamenti.
Minato dalla malattia volle comunque accompagnare la processione di San Giuseppe a Tortolì il 19 marzo del 2010 insieme a Gianfranco e ancora insieme a lui e per l’ultima si esibii in pubblico per la sagra degli agrumi a Muravera l’ 11 aprile del 2010.
Il 17 maggio dello stesso anno è venuto a mancare lasciando in tutti noi un grande vuoto.